ABA: intervenire con l'autismo

11.11.2013 22:25

Il Metodo ABA si usa soprattutto con soggetti autistici:
ABA sta per applied behavior analysis, l’analisi applicata del comportamento. Gli elementi chiave dell’intervento sono la motivazione, l’aiuto e la chiarezza.

Il terapista aba trasostituendo quella che per una persona normale sarebbe la motivazione naturale, con dei "premi" (rinforzi) artificiali. Ad esempio, un bambino normale è motivato a imitare le altre persone forse dal piacere di farlo, forse dalle abilità nuove che riesce a padroneggiare. Il bambino autistico non trova motivazioni intrinseche nella situazione spontanea, quindi non impara ad osservare né ad imitare, con la conseguente limitazione del suo sviluppo. La risposta comportamentale è di incentivare l’osservazione attraverso l’imitazione guidata. Al bambino viene data un’istruzione del tipo "fai così", viene aiutato a compiere il gesto d’imitazione e viene premiato (rinforzato) per il suo sforzo. Il rinforzo avviene in conseguenza allo sforzo migliore del bambino, che non necessariamente equivale a riuscire a fare l’azione da solo, anzi, magari all’inizio lo sforzo migliore del bambino potrebbe essere di non opporsi all’aiuto dell’adulto. Quindi, oltre alla motivazione della persona si aggiunge il secondo elemento chiave dell’intervento, l’aiuto. Tanto è vero che la tecnica viene anche chiamata "l’apprendimento senza errori" (errorless learning) perché il bambino è motivato attraverso i rinforzi e aiutato dall’adulto in modo che non possa che sperimentare il successo. Il terzo elemento chiave è la chiarezza. L’ambiente fisico viene strutturato per facilitare l’apprendimento e all’inizio l’insegnamento viene fatto attraverso le prove distinte (discrete trial teaching), una tecnica che facilita il compito in relazione alle abilità del bambino. Ad esempio, se vogliamo insegnare "bicchiere" ad un bambino che non riesce a consegnare un oggetto su richiesta, chiediamo la consegna del bicchiere inizialmente quando c’è solo il bicchiere sul tavolo, poi in presenza di un altro oggetto e solo successivamente in mezzo a tanti altri oggetti. In seguito all’insegnamento così strutturato avviene la fase della "generalizzazione" delle abilità imparate. Il bambino viene aiutato ad utilizzare le sue nuove abilità con materiali nuovi, in situazioni diverse e/o più complesse, con persone nuove ecc.

 

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