Anticipo a 5 anni: parliamone insieme

12.06.2014 09:55

La dichiarazione del ministro Giannini di volere sacrificare la durata triennale della scuola dell’infanzia per accorciare il percorso scolastico, ha spostato il dibattito e le polemiche dall’ipotesi quadriennale dei licei alla destrutturazione della scuola dell’infanzia e alla modifica dell’obbligo scolastico.

L'Europa ci chiede che il ciclo di studi per il conseguimento di un diploma si concluda a 18 anni.

Secondo l’ipotesi-Giannini,  anticipando di un anno l’intero percorso scolastico, si potrebbe arrivare al diploma a 18 anni, anziché a 19 come accade ora, e l’abbreviazione di quell’anno comporterebbe la contrazione della durata della scuola dell’infanzia a due anni. In questo caso l’obbligo scolastico (prima elementare) inizierebbe a 5 anni.

 

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Un bambino di 5 anni che sa leggere e scrivere non significa che sia pronto per la scuola primaria. Frequentare la scuola primaria significa cambiare completamente la routine del bambino, nella scuola dell'infanzia il bambino gioca, sia liberamente, sia con attività strutturate con finalità didattiche, ma si tratta pur sempre di gioco. Il bambino anche se apprende tante nuove cose vive il tutto in maniera serena e divertente, come un gioco continuo. La serenità prosegue anche nella scuola primaria, ma il bambino deve essere pronto a ritmi completamente diversi dove si sta seduti spesso e volentieri per almeno 2-3 ore consecutive, con delle pause si arriva fino a 6 ore in cui il bambino rimane seduto in classe. Inoltre nel primo anno i bambini scrivono con fatica perchè ancora devono automatizzare a pieno i meccanismi, quindi durano una gran fatica sia nello stare seduti, sia nell'eseguire compiti per loro ancora "nuovi". Nella mia esperienza di educatrice ho visto bambini che essendo molto bravi nello scrivere e leggere sono stati anticipati, ma poi mentalmente non erano pronti a questo grande passo e hanno vissuto il tutto con grande sacrificio, senza la serenità che invece avevano la maggior parte degli altri bambini. Mi sembra che ci sia una perenne corsa nella vita, si corre sempre per paura di perdere qualcosa o di arrivare dopo gli altri, ma ne vale la pena? soprattutto quando si parl di bambini, la pazienza premia sempre, per chi sa aspettare e proporre le attività giuste al momento giusto i risultati arrivano sempre. Naturalmente con questo non voglio generalizzare, avevo piacere di riportare la mia opinione, ma sono sicura che molti bambini anche se avevano 5 anni erano pronti e felici di questo passo. Professionisti e genitori devono sempre valutare insieme ai bambini quale sia la scelta migliore, così da non incorrere in nessun tipo di problema emotivo. Quindi a mio avviso l'anticipo non deve essere per tutti, ma deve essere ponderato a seconda delle situazioni e quindi una scelta!

Vi posto un'immagina che racchiude il mio pensiero e quello di molte altre persone su questo nuovo provvedimento che vogliono prendere per rispondere alle esigenze europee, io valuterei piuttosto un percorso di 4 anni nelle scuole superiori, invece di 5, piuttosto che l'anticipo per tutti i bambini.

 

 

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Parliamone insieme

  • Data: 14.07.2016 Autore: Ilaria

    Oggetto: Scuola a 5 anni anche no

    Totalmente contraria.I bambini facciano i bambini.Più andiamo avanti e più pretendiamo da loro.Sono totalmemte contraria.Anche perché in Italia una cosa del genere sarebbe gestita con il culo.Non siamo in grado di fare le cose fatte bene.

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  • Data: 20.10.2018 Autore: TIZIANA

    Oggetto: R: Scuola a 5 anni anche no

    ANTICIPO A 5 ANNI ASSOLUTAMENTE NO! Sono psicopedagogista con 35 anni di esperienza di insegnamento nella scuola dell'infanzia Affermo con assoluta convinzione che I bambini a 5 anni a livello neuropsicologico presentano ancora una notevole immaturita' La loro esigenza di sviluppo e'ancora prevalentemente ludica ! Hanno necessita' di molto movimento Non raggiungono a 5 anni assolutamente le abilita'e le competenze per affrontare la scuola primaria sia dal punto di vista emotivo affettivo sia dal punto di vista cognitivo Per garantire un corretto sviluppo del bambino sono ASSOLUTAMENTE CONTRARIA AD ANTICIPARE A 5 ANNI L'INGRESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA

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  • Data: 10.07.2016 Autore: mariateresa

    Oggetto: scuola a 5 anni

    Noooooooooo, devono solo giocareeeeeeeeeeeee
    Probabilmente anche qui c'è la fregatura, vogliono per caso risparmiare ancora qualcosa sulla scuola. Mi viene un dubbio......mentecatti

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  • Data: 11.06.2016 Autore: valeria

    Oggetto: no no no scuola a 5 anni

    No no no

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  • Data: 08.02.2016 Autore: Mirella

    Oggetto: No

    Lasciateli vivere

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  • Data: 08.02.2016 Autore: Maria pia

    Oggetto: R: No

    Sono contrarissima all'anticipo scolastico a 5 anni!

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  • Data: 05.02.2016 Autore: Paola

    Oggetto: Scuola

    Personalmente farei iniziare la scuola a 7 anni... Sicuramente no a 5! Sono rari i bambini eccezionali che sono strutturalmente pronti per iniziare la scuola e tutto ciò che questa comporta. L'attenzione,la concentrazione sono elementi essenziali per l'apprendimento. Smettiamola di credere che tutto quello che si fa prima sia meglio, non è così. Impariamo a rispettare l'infanzia per quello che è.

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  • Data: 04.02.2016 Autore: anna

    Oggetto: no scuola a 5 anni

    Ma poveri bambini. Ma facciamoli giocare ancora un po'! La vita diventa poi così frenetica. ..

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  • Data: 07.10.2015 Autore: Loretta

    Oggetto: non si può giudicare da queste informazioni

    Non credo si possa giudicare da quanto detto finora. Un mero dato di età non dice nulla riguardo al progetto, che potrebbe essere bellissimo o improntato male. Si parla di gioco: non so quale realtà conoscano le persone che hanno commentato in precedenza: dalle mie parti (E.R.) i bambini dell'ultimo anno di matrena sono spessissimo seduti a fare attività, che quasi sempre ripetono allo stesso modo in prima, e sono attività di prescrittura, grafismo e lettura ( riconoscimento delle lettere) che richiedono impegno e concentrazione. Al pomeriggio non fanno più il riposo, fanno inglese e hanno anche il libro: francamente non vedo molte differenze. Inoltre mi ricordo che pochi anni fa una delle richieste che veniva dal settore educativo, di cui faccio parte, era proprio l'universalizzazione dell'entrata a scuola a 5 anni, cosa che tutt'ora non è garantita e che spesso provoca divari in prima tra bambini che hanno frequentato l'infanzia e non. prima di fasciarci la testa aspettiamo almeno di vedere quali sono le proposte di lavoro!

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  • Data: 10.07.2016 Autore: mariateresa

    Oggetto: R: non si può giudicare da queste informazioni

    Ho avuto molti bambini anticipatari e c'era chi si addormentava sul banco, anche se le pause tra un ' attività e l'altra (per lo più ludiche) erano tante. E gli stranieri che non frequentano nemmeno la scuola dell'infanzia per problemi economici non sapendo nemmeno una parola di italiano.....secondo lei si divertono o preferirebbero giocare ancora con la G maiuscola? Ma perché non interpellano chi lavora sul campo per capire che non va bene. Ma provino loro un mesetto poi ci risentiamo. Cordiali saluti da un'insegnante con i piedi per terra.

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